«Vescica perforata durante l’esame»
Bimba di 8 mesi ricoverata d’urgenza

Cantù Qualcosa è andato storto durante la cistoscintigrafia al Sant’Anna, ma ora sta bene Il padre: «È stato tremendo».

Un esame specialistico non così inconsueto, quello a cui è stata sottoposta la loro bambina di otto mesi appena, tanto che l’avevano affrontato con serenità. Invece durante l’esecuzione qualcosa è andato storto: a seguito della cistoscintigrafia eseguita all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia la piccola ha subito una perforazione della vescica che ha reso necessario il trasferimento in tutta fretta all’Ospedale dei bambini “Buzzi” di Milano, dove è rimasta ricoverata una ventina di giorni. Per questo ora i genitori, che vivono in città, hanno presentato all’Asst Lariana domanda di risarcimento e, soprattutto, vogliono sapere cosa sia accaduto.

A ricostruire la vicenda, che ha avuto luogo ai primi di aprile, è il padre della bimba: «In un primo momento mia figlia è stata ricoverata al Sant’Antonio Abate di Cantù, perché aveva contratto un’infezione alle vie urinarie, ed era stata curata in ospedale. Dopo la dimissione ci era stato consigliato di sottoporla a questo esame, che, ci hanno detto, è tutto sommato semplice». L’esame in questione è la cistoscintigrafia, che si effettua per verificare eventuali malformazioni o reflussi di urina dalla vescica all’uretere, e prevede il riempimento della vescica, tramite catetere, con una soluzione debolmente radioattiva. La coppia ha quindi portato la piccola al Sant’Anna, per eseguirla.

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